Mostra Lucio Fontana, Milano, 1972

Tipologia

Allestimenti

Autore

Luciano Baldessari

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Descrizione

La mostra è dedicata a Lucio Fontana, uno degli artisti con Baldessari aveva stretto un forte vincolo di amicizia e scambio culturale fin dagli anni ‘30. Luciano Baldessari e Zita Mosca procedono a un impegnativo lavoro di ripristino dei locali, riportati, attraverso un procedimento sottrattivo, a caratteristiche di luminosità e di funzionalità.
In occasione della mostra vengono ricreati quattro degli “ambienti spaziali” più importanti di Fontana: l’Ambiente nero allestito alla Galleria del Naviglio di Milano nel 1949, il Cirro luminoso della Triennale del 1951, l’ambiente creato per la sala dedicata alle “Fonti d’energia” all’esposizione Italia ’61 di Torino e quello allestito per la mostra di Foligno del 1967.
La mostra che si apre con il Cirro luminoso prosegue con le opere astratte e le ceramiche degli anni ‘30, le porte presentate al concorso per il Duomo di Milano, l’ambiente della Galleria del Naviglio, i “concetti spaziali”, il ciclo delle “Nature”, la serie dei “Quanta”, delle zolle e delle lastre di rame, per concludersi con la serie della “Fine di Dio”, gli “squarci”, i “teatrini” e gli ambienti di Foligno e di Torino.
La ricerca di una modulazione sintonizzata sulla specificità delle opere predomina sull’univocità dell’approccio: l’allestimento è un’esperienza sensibile, un modo per accompagnare lungo il percorso, sottolineando attraverso la luce e il colore le qualità materiche e formali delle opere. Nella Sala delle Nature, per esempio, le opere, scaturite da un fondo rosso vivo che allude a un’origine misteriosa e magmatica, “rotolano” lungo uno scivolo bianco proteso verso il pavimento di vipla nera. [A.C.C.]

Disegni, plastici e fotografie