Appartamento Spadacini, Milano, 1932

Tipologia

Interni

Autore

Luciano Baldessari

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Descrizione

Luciano Baldessari affronta il tema progettuale dell’arredamento di un interno borghese in maniera originale creando una vera e propria “messa in scena”. Scrive Edoardo Persico: “aver pensato per una famiglia signorile la casa come teatro, ed averne ordinata la vita come spettacolo” significava concepire l’abitazione non solo come “une machine à habiter” ma come “una vera opera d’arte” ( E. Persico, Un alloggio a Milano, in “La Casa bella”, n. 4, aprile 1933, pp. 32-33)
Ed è proprio facendo tesoro delle proprie doti di artista che Baldessari adotta soluzioni raffinate e rigorose in una composizione calibrata di volumi, forme e superfici. Il carattere distintivo dell’appartamento risiede senza dubbio nell’uso disinvolto del colore testimoniato in una serie di studi a tempera per la camera da letto, lo spogliatoio e la sala da pranzo. Baldessari utilizza tutte le tonalità di colore dai toni “caldi” del rosa ciclamino, del rosso ver- miglione, del rosso mattone, del giallo ocra chiaro e scuro, ai toni “freddi” del verde e dell’azzurro. A questi valori cromatici accosta poi il metallo, il cristallo e il legno lucidato nero.
Ogni elemento d’arredo è un pezzo unico realizzato su disegno e quindi pensato per ciascuno specifico ambiente. L’ambiente più suggestivo è forse la camera da letto dominata da un grande letto a baldacchino la cui forma è completamente reinventata da Baldessari: la testata, attrezzata con due comodini e lampade fisse, ha una grande riquadratura a parete in legno lucidato nero con all’interno un pannello affrescato dal pittore Adriano di Spilimbergo, la riquadratura continua poi a soffitto con un pannello dipinto in azzurro antico alloggiando nella cornice lampade al neon. [G.L.C.]

Disegni, plastici e fotografie